lunedì 2 agosto 2021

Con la Georgia un legame antico...

Il mio legame con la Georgia ortodossa è antico, culturale e spirituale, direi ancestrale, legato ai miei studi universitari, alla mia passione per la geopolitica, l'antropologia e la cavalleria cristiana, ma anche a incredibili contatti personali della mia famiglia paterna sia con la diaspora bianca zarista sul Lago Maggiore e a San Remo, dopo la rivoluzione bolscevica, che, durante la seconda guerra mondiale, con i volontari georgiani della Unione Tradizionalista e della Legione Caucasica, alleati della Germania nazional-socialista e presenti, come truppe di montagna (sia nella Wehrmacht che nelle Waffen SS), anche sulle Alpi Walser e in Vall d’Ossola.

Solo successivamente, oramai vent’anni fa, entrai in contatto diretto con la comunità georgiana presente in Italia, in particolare, con Mandilosani Lali Burduli di Bukuri (allora rappresentante della Real Casa Bagrationi e della Unione della Nobiltà Georgiana), moglie dell’amico Paolo Barbaccia Viscardi (nobile siciliano, attivista monarchico missino in Toscana). Ho poi avuto contatti, tramite il conte Nikoloz Vardanidzev Tavadishvili (discendente da antica famiglia principesca russa georgiana, con aristocratiche parentele sia piemontesi che parigine), direttamente con la Real Casa Bagrationi (la più antica dinastia della Cristianità e la seconda, in assoluto, al mondo, dopo quella imperiale del Giappone) ed i suoi numerosi rappresentanti, in particolare, prima con SAS la Principessa Karina di Mukhrani e poi con SAR il Principe Irakli di Imereti.

Solo recentemente, nel 2016, in occasione di una visita ufficiale, in Lombardia, di SAI lo Zarevic George Romanov, Granduca di tutte le Russie, ho avuto il piacere di conoscere la contessa Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri e successivamente Maya Bubashvili, Tea Japaridze e Padre Kirioni Machaidze. Il mio amore per la Georgia e per il suo spirito guerriero cristiano viene quindi da lontano e, con ACIGEA, la reale delegazione e la confraternita della Santa Croce si è solo rafforzato.

Roberto Jonghi Lavarini

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