mercoledì 26 giugno 2019

Intervista a Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri



(AGENPARL) – Roma, 25 giugno 2019 – Abbiamo intervistato Lali Panchulidze, 34 anni, laurea in lingue e letteratura, master in pedagogia, PR internazionale, discende da una antica famiglia nobile ortodossa georgiana, lavora come consulente presso lo studio legale dell’avvocato Renato Maturo di Milano, è presidente di ACIGEA (associazione culturale internazionale ecumenica cristiana Italia – Georgia – Eurasia) e delegata della Real Casa Bagrationi Imereti di Georgia.


DOMANDA. Dieci anni fa nel 2009 la principessa Anna, figlia del principe  Nugzar ha sposato il principe Bagrationi David di Mukhrani nell Cattedrale Sameba di Tbilisi. Un matrimonio benedetto da Ilia II che ha auspicato la restaurazione della Monarchia. Ad alimentare una possibile  restaurazione, è stato la modifica del nome ufficiale dello Stato,  mutato da “Repubblica di Georgia” in “Georgia”. E’ un passo necessario 
verso l’unità nazionale e la democrazia?

Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri. La storia della Georgia (Sakartvelo) e di tutto il Caucaso coincidono con quella della dinastia Bagratide che, per tredici secoli, ha governato su più principati e regni, difendendo l’ortodossia cristiana da tutte le ripetute invasioni persiane, mongole e ottomane. La radicata identità ed il forte carattere del mio fiero popolo sono dati da: lingua e alfabeto, fede religiosa, spirito patriottico e cavallersco. Per questo il nostro amato saggio Patriarca ha proposto e continua a sostenere il ritorno della monarchia tradizionale, come simbolo storico della nostra unità nazionale. Ma essendo la nostra patria in una posizione strategica, al centro dell’Eurasia, siamo purtroppo anche campo di battaglia geopolitica per diverse potenze straniere che non vogliono una Georgia forte e indipendente, tantomeno una monarchia cristiana ortodossa. Per questo il ritorno della monarchia è stato, più volte, ostacolato e rallentato, ma affatto bloccato. I Bagrationi, a prescindere da chi sarà il futuro Re, torneranno sul loro antico trono, al servizio del nostro popolo e della nostra piccola grande nazione.
DOMANDA. Alcuni Giorni fa nel suo Paese c’è stata una violenta protesta  anti Russia con 240 feriti che ha portato alle dimissioni del Presidente del Parlamento. Cosa pensa di questa situazione incandescente dove la  Russia ha sospeso i voli per la Georgia.
Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri.  Come ho già detto, sulla pelle dei georgiani giocano più potenze straniere che pensano solo ai loro interessi militari ed economici. Stati vicini e anche molto lontani che influenzano, anche economicamente, le scelte politiche dei partiti e di molti esponenti politici… I georgiani sono un popolo di sinceri patrioti, anche focosi, e scendendo spesso in piazza a manifestare duramente. Certo dovrebbero stare attenti a non farsi condizionare da nessuno, e ad approfondire, con più serenità e realismo, cause scatenanti, reali motivazioni e successive conseguenze delle loro azioni. La Russia è certamente paese occupante del 20% del nostro territorio, ma quella che si stava svolgendo in parlamento era una concordata riunione internazionale di parlamentari ortodossi. Diciamo che la organizzazione non è stata delle più intelligenti… Siamo antropologicamente un popolo di guerrieri, che in tanti secoli, non ha mai piegato la testa ed ha sempre lottato contro nemici molto più forti e numerosi, la lotta è nel nostro DNA. L’annunciata chiusura dei voli verso la Georgia credo sia solo una provocazione, perché i russi amano la Georgia, la nostra cultura e la nostra cucina, e sono centinaia di migliaia i turisti che vengono da noi e che noi accogliamo a braccia aperte, perché la politica non deve rovinare l’amicizia fra i popoli. La nostra associazione ACIGEA, peraltro, organizza diversi viaggi turistici e culturali nella nostra splendida Georgia, per tutte le esigenze, anche per gli imprenditori italiani interessati ad investire o a creare solidi rapporti commerciali.
DOMANDA. A quanto pare il prossimo anno ci saranno le elezioni  politiche. Dal 2008 Mosca e Tbilisi hanno interrotto le relazioni  diplomatiche dopo la guerra. Da allora il Cremlino ha riconosciuto  l’indipendenza dell’Ossezia del Sud e dell’Abhazia, due repubbliche  separatiste della Georgia. La monarchia è l’unica strada per la riunificazione del Paese?
Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri. Abkazia e Samachablo (che voi chiamate sud Ossezia) sono terre georgiane da sempre e devono tornare alla madrepatria, punto, non vi sono altre verità. Obbiettivo nostro, come di tutti i buoni patrioti, è il ritorno alla grande Georgia nei suoi storici confini che corrispondono a quelli del nostro Patriarcato. La differenza è su come raggiungere questo obbiettivo comune. Io non credo che dando spazio ai lontani USA o entrando nella NATO miglioreremo questa situazione, anzi, rischiamo un consolidamento delle ostilità con la confinante Russia. Sono convinta che solo una Georgia libera, autonoma, indipendente, con una forte monarchia federale, una chiara identità cristiana ortodossa, possa garantire la nostra unità nazionale, pace e di sviluppo. La Georgia deve essere equidistante dalle due bellicose superpotenze, entrare nella Unione Europea, tornare ad essere arbitro geopolitico della intera regione cauacasica, collaborare con l’Armenia, mediare con la Turchia e la Persia. Questo è il nostro naturale ruolo di potenza regionale. Alla Georgia, quindi, serve una nuova classe dirigente di veri patrioti, preparati e responsabili, in questo senso il gruppo dei giovani accademici e universitari georgiani all’estero, guidato da Erekle Shildeli, è una grande speranza per il nostro futuro. Ma io, sinceramente, a prescindere dalle sue gentili domande, mi occupo di cultura, turismo, arte, musica, moda ed enogastronomia che sono, questi si, veri strumenti di dialogo, pace e collaborazione fra i popoli.


(AGENPARL) – Rome, June 25, 2019 – We interviewed Lali Panchulidze, 34, graduated in languages ​​and literature, master’s degree in pedagogy, international PR, descended from an ancient Georgian noble Orthodox family, worked as a consultant in the lawyer’s law firm Renato Maturo of Milan, is president of ACIGEA (international ecumenical Christian cultural association Italy – Georgia – Eurasia) and delegate of Real Casa Bagrationi Imereti of Georgia.

QUESTION. Ten years ago in 2009, Princess Anna, daughter of Prince Nugzar, married Prince Bagrationi David of Mukhrani in the Sameba Cathedral of Tbilisi. A marriage blessed by Ilia II who has desired the restoration of the Monarchy. To feed a possible restoration, was the modification of the official name of the State, changed from “Republic of Georgia” into “Georgia”. It is a necessary step towards national unity and democracy?

Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri. The history of Georgia (Sakartvelo) and of the whole Caucasus coincide with that of the Bagratid dynasty which, for thirteen centuries, ruled over several principalities and kingdoms, defending Christian orthodoxy from all the repeated Persian, Mongolian and Ottoman invasions. The rooted identity and the strong character of my proud people are given by: language and alphabet, religious faith, patriotic and cavalier spirit. This is why our beloved wise Patriarch has proposed and continues to support the return of the traditional monarchy, as a historical symbol of our national unity. But being our homeland in a strategic position, in the middle of Eurasia, we are unfortunately also a geopolitical battleground for several foreign powers that do not want a strong and independent Georgia, let alone an Orthodox Christian monarchy. This is why the return of the monarchy has been hindered and slowed down several times, but by no means blocked. The Bagrationis, regardless of who the future King will be, will return to their ancient throne, at the service of our people and our little great nation.

QUESTION. A few days ago in his country there was a violent anti-Russian protest with 240 wounded that led to the resignation of the President of Parliament. What do you think of this incandescent situation where Russia has suspended flights to Georgia.

Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri. As I have already said, on the skin of the Georgians they play more foreign powers that think only of their military and economic interests. Neighboring and also very distant states that influence, even economically, the political choices of the parties and of many political exponents … Georgians are a people of sincere patriots, even fiery, and often descending to the streets to demonstrate hard. Of course they should be careful not to be influenced by anyone, and to investigate, with more serenity and realism, triggering causes, real motivations and subsequent consequences of their actions. Russia is certainly the occupying country of 20% of our territory, but the one that was taking place in the parliament was an agreed international meeting of Orthodox parliamentarians. We say that the organization was not the most intelligent … We are anthropologically a people of warriors, that in many centuries, has never bent its head and has always fought against much stronger and numerous enemies, the struggle is in our DNA. The announced closure of flights to Georgia I think is only a provocation, because the Russians love Georgia, our culture and our cuisine, and there are hundreds of thousands of tourists who come to us and we welcome them with open arms, because politics must not ruin friendship between peoples. Moreover, our ACIGEA association organizes various tourist and cultural trips to our splendid Georgia, for all needs, even for Italian entrepreneurs interested in investing or creating solid business relationships.

QUESTION. There will apparently be political elections next year. Since 2008, Moscow and Tbilisi have interrupted diplomatic relations after the war. Since then the Kremlin has recognized the independence of South Ossetia and Abhazia, two separatist republics of Georgia. Is the monarchy the only way to reunify the country?

Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri. Abkhazia and Samachablo (which you call South Ossetia) have always been Georgian lands and must return to the motherland, period, there are no other truths. Our goal, like all good patriots, is the return to the great Georgia in its historical boundaries that correspond to those of our Patriarchate. The difference is on how to achieve this common goal. I do not believe that by giving space to distant USA or entering NATO we will improve this situation, indeed, we risk a consolidation of hostilities with neighboring Russia. I am convinced that only a free, autonomous, independent Georgia with a strong federal monarchy, a clear Orthodox Christian identity, can guarantee our national unity, peace and development. Georgia must be equidistant from the two bellicose superpowers, enter the European Union, return to being the geopolitical arbiter of the entire Cauacas region, cooperate with Armenia, mediate with Turkey and Persia. This is our natural role as a regional power. Therefore, Georgia needs a new ruling class of true patriots, prepared and responsible, in this sense the group of Georgian university and university students abroad, led by Erekle Shildeli, is a great hope for our future. But I, frankly, regardless of your kind questions, I deal with culture, tourism, art, music, fashion and food and wine which are, yes, real instruments of dialogue, peace and collaboration between peoples.



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