sabato 30 gennaio 2021

Giornale mensile Costantinipoli, febbraio 2021

Polycarpos nuovo Arcivescovo Metropolita Ortodosso d’Italia e Malta

Articolo di Carlo Traggia di Baio

Gli ortodossi in Italia sono oltre due milioni di fedeli, suddivisi in varie confessioni e chiese. Vi sono i Copti (egiziani ed etiopi), gli Armeni, gli assiri, i siriaci e gli orientali che sono legittime chiese primitive, nestoriane e pre calcedoniane. Poi vi sono gli Ortodossi, propriamente detti, delle chiese nazionali canoniche sorelle: le quattro della Pentarchia (antichi Patriarcati di Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme), i nuovi Patriarcati (Russia, Bulgaria, Serbia, Georgia e Romania), le Autocefale e le Autonome. Ad esse vanno aggiunte anche delle piccole sedicenti chiese dissidenti, denominate “resistenti, murate e vetero calendariste”. Un mondo molto complesso e difficile da capire per un cattolico occidentale, abituato alla unica autorità del Papa. A questi due milioni di ortodossi (15% di cittadini italiani e 85% di stranieri) sta cercando di dare visibilità, voce e rappresentanza istituzionale, la UNO (Unione Ortodossa, o meglio, Unione delle Comunità Cristiane Ortodosse, Copte e Orientali in Italia), promossa da Maya Bubashvili e Antonio Imperatore, insieme ad una ventina di rappresentanti di tutte le diverse sfaccettature. La principale autorità religiosa ortodossa è invece il titolare della Metropolia Ortodossa di Italia e Malta (referente diretto del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Sua Santità Bartolomeo I, che detiene il primato storico e simbolico su tutte le altre diverse chiese in comunione). Nuovo Arcivescovo Metropolita, di fresca nomina, è Sua Eminenza Reverendissima Polycarpos Stavropoulos, già Metropolita di Spagna e Portogallo e poi vicario del suo predecessore il compianto Padre Gennadios Zervos. Sarà lui a occupare il trono metropolitano, con storica sede a Venezia, con una solenne cerimonia che si terrà, a breve, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose dello stato italiano ospitante. Il Patriarcato Ecumenico è presente in tutte le regioni italiane, organizza le attività del suo clero e dei suoi fedeli sul territorio, coordina e rappresenta tutte le comunità ortodosse delle diverse nazionalità e lingue, dialoga con la Chiesa Cattolica e collabora con le istituzioni pubbliche. Troviamo interessante sottolineare come il nuovo Metropolita Ortodosso d’Italia, proveniente dal Regno di Spagna, sia uomo di profonda cultura e umanità, molto legato alla storia ed alle tradizioni costantinopolitane, tanto da essere membro onorario della Unione della Nobiltà Bizantina (presieduta da SARI il Principe Don Giovanni Angelo Paleologo Mastrogiovanni di Bisanzio, diretto discendente consanguineo collaterale di Costantino XI Paleologo, ultimo imperatore sul trono dell’Impero Romano d’Oriente), Cappellano d’Onore delle legittime Case Imperiali Cantacuzino (di Bisanzio, Morea, Valacchia, Moldavia e Transilvania) e Leopardi (dinastia Giustinianea Heacliana), e Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Imperiale Militare della Corona Heracliana di Costantinopoli (titolo concessogli, il 21 maggio 2019, e consegntogli a Madrid dall’ambasciatore imperiale avvocato Conte Marco Tabili de Ferya y Andrade). “Da fedele ortodosso e da principe bizantino sono onorato e felice di avere come confratello il mio nuovo arcivescovo, ma lo dico con devozione religiosa e rispetto gerarchico. Sono poi sinceramente emozionato, da discendente del Serenissimo Doge Francesco Foscari, di accogliere Sua Eminenza proprio a Venezia che è luogo simbolo della storia europea e mediterranea, e dei profondi legami fra occidente e oriente costantinopolitano. Lo interpeto come un preciso segno, ex oriente lux, i cristiani del decadente occidente devono guardare con fede e speranza alla Santa Chiesa Ortodossa” ha dichiarato SAI il Principe Ezra Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi.



 Volontari Nazionali della Santa Croce: cristiani uniti nella fede e nella solidarietà.

Articolo di Carlo Traggia di Baio

Su iniziativa della Confraternita della Santa Croce di Georgia (storica istituzione cavalleresca templare, legata alla Real Casa Bagrationi del Grande Caucaso Cristiano ed alla Chiesa Ortodossa Apostolica di Georgia), della associazione patriottica “Volontari Nazionali” e del coordinamento internazionale dei “Giovanniti Ortodossi” di tradizione russa (ovvero i legittimi discendenti dal Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme dello Zar Paolo I) è nato, a Milano, il gruppo unitario dei Volontari Nazionali della Santa Croce che si occupa di assistenza sociale, primo soccorso, protezione civile, guardia ambientale, scoutismo e campi estivi giovanili. I Volontari Nazionali della Santa Croce (già riconosciuti dallo Stato Italiano, dalla Unione Europea e dalla Regione Lombardia), hanno una forte e chiara identità patriottica, ed un sincero e concreto spirito cristiano ecumenico, collaborano con la Chiesa Cattolica e con le Chiese Ortodosse canoniche, sono presenti praticamente in tutta Italia, bene organizzati in Lombardia, Piemonte, Liguria e Sicilia, dove hanno già operato in questi mesi di emergenza pandemica, nell’assicurare, settimanalmente, pasti pronti, pacchi alimentari, generi di prima necessità, disinfettanti e mascherine di sicurezza ad oltre trecento assistiti, soprattutto anziani soli e famiglie numerose, sia italiane che straniere regolarmente presenti in Italia. Per Natale, i VNSC di Milano e Torino hanno anche donato complessivamente oltre 500 doni a bambini e donne di famiglie bisognose, segnalate dalla Chiesa Ortodossa e da alcune associazioni cattoliche. Ispiratrice e coordinatrice della iniziativa è l’attivissima contessa Lali Panchulidze, coadiuvata dall’architetto Massimo Sottili, dall’avvocato Victor Jerkunika e dal nobile comandante Paolo Omodei Zorini. Ai VNSC stanno aderendo numerosi volontari da tutta Italia, molti di questi provenienti da precedenti analoghe esperienze in altri gruppi, soprattutto nella Croce Rossa e nell’Ordine di Malta (SMOM). Ai VNSC è giunto anche il sostegno della associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea e della Casa Imperiale Giustinianea Heracliana Tomassini Paternò Leopardi di Costantinopoli. “La nostra è autentica solidarietà nei confronti del nostro prossimo, ovvero, etimologicamente, di chi ci è più vicino, e lo facciamo da patrioti cristiani fedeli alla tradizione ed al concetto di giustizia sociale.” ha dichiarato Massimo Sottili, professionista e imprenditore nel settore della ristorazione, coordinatore regionale dei Volontari in Lombardia. “Moderni interpreti della cavalleria cristiana, difendiamo la nostra identità religiosa ed aiutiamo chi ha veramente bisogno, sia italiani che fratelli stranieri che rispettano le nostre leggi e consuetudini” gli fa eco Paolo Omodei Zorini, coordinatore regionale del Piemonte, imprenditore ed esperto (pilota e istruttore) di volo (aerei, elicotteri e droni). “Per la prima volta, in Italia, in una missione ed organizzazione di volontariato, vengono ufficialmente e attivamente coinvolti anche gli ortodossi” gioisce Maya Bubashvili, cittadina italiana di origine georgiana e fede ortodossa, fra i promotori della Unione Ortodossa (UNO, Unione della Comunità Cristiane Ortodosse, Copte e Orientali in Italia) che vuole dare voce rappresentanza istituzionale agli oltre due milioni di ortodossi presenti su tutto il territorio nazionale. Prossime iniziative saranno accordi con aziende della produzione e distribuzione alimentare, la organizzazione di corsi regionali di primo soccorso e protezione civile, e la raccolta di fondi con il coinvolgimento di personaggi della moda e dello spettacolo.

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