(AGENPARL) – Roma, 25 giugno 2019 – Abbiamo intervistato Lali
Panchulidze, 34 anni, laurea in lingue e letteratura, master in
pedagogia, PR internazionale, discende da una antica famiglia nobile
ortodossa georgiana, lavora come consulente presso lo studio legale
dell’avvocato Renato Maturo di Milano, è presidente di ACIGEA
(associazione culturale internazionale ecumenica cristiana Italia –
Georgia – Eurasia) e delegata della Real Casa Bagrationi Imereti di
Georgia.
DOMANDA. Dieci anni fa nel 2009 la
principessa Anna, figlia del principe Nugzar ha sposato il principe
Bagrationi David di Mukhrani nell Cattedrale Sameba di Tbilisi. Un
matrimonio benedetto da Ilia II che ha auspicato la restaurazione della Monarchia. Ad alimentare una
possibile restaurazione, è stato la modifica del nome ufficiale dello
Stato, mutato da “Repubblica di Georgia” in “Georgia”. E’ un passo
necessario
verso l’unità nazionale e la democrazia?
verso l’unità nazionale e la democrazia?
Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri. La storia
della Georgia (Sakartvelo) e di tutto il Caucaso coincidono con quella
della dinastia Bagratide che, per tredici secoli, ha governato su più
principati e regni, difendendo l’ortodossia cristiana da tutte le
ripetute invasioni persiane, mongole e ottomane. La radicata identità ed
il forte carattere del mio fiero popolo sono dati da: lingua e
alfabeto, fede religiosa, spirito patriottico e cavallersco. Per questo
il nostro amato saggio Patriarca ha proposto e continua a sostenere il
ritorno della monarchia tradizionale, come simbolo storico della nostra
unità nazionale. Ma essendo la nostra patria in una posizione
strategica, al centro dell’Eurasia, siamo purtroppo anche campo di
battaglia geopolitica per diverse potenze straniere che non vogliono una
Georgia forte e indipendente, tantomeno una monarchia cristiana
ortodossa. Per questo il ritorno della monarchia è stato, più volte,
ostacolato e rallentato, ma affatto bloccato. I Bagrationi, a
prescindere da chi sarà il futuro Re, torneranno sul loro antico trono,
al servizio del nostro popolo e della nostra piccola grande nazione.
DOMANDA. Alcuni Giorni fa nel suo Paese c’è stata una
violenta protesta anti Russia con 240 feriti che ha portato alle
dimissioni del Presidente del Parlamento. Cosa pensa di questa
situazione incandescente dove la Russia ha sospeso i voli per la
Georgia.
Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri. Come ho già
detto, sulla pelle dei georgiani giocano più potenze straniere che
pensano solo ai loro interessi militari ed economici. Stati vicini e
anche molto lontani che influenzano, anche economicamente, le scelte
politiche dei partiti e di molti esponenti politici… I georgiani sono un
popolo di sinceri patrioti, anche focosi, e scendendo spesso in piazza a
manifestare duramente. Certo dovrebbero stare attenti a non farsi
condizionare da nessuno, e ad approfondire, con più serenità e realismo,
cause scatenanti, reali motivazioni e successive conseguenze delle loro
azioni. La Russia è certamente paese occupante del 20% del nostro
territorio, ma quella che si stava svolgendo in parlamento era una
concordata riunione internazionale di parlamentari ortodossi. Diciamo
che la organizzazione non è stata delle più intelligenti… Siamo
antropologicamente un popolo di guerrieri, che in tanti secoli, non ha
mai piegato la testa ed ha sempre lottato contro nemici molto più forti e
numerosi, la lotta è nel nostro DNA. L’annunciata chiusura dei voli
verso la Georgia credo sia solo una provocazione, perché i russi amano
la Georgia, la nostra cultura e la nostra cucina, e sono centinaia di
migliaia i turisti che vengono da noi e che noi accogliamo a braccia
aperte, perché la politica non deve rovinare l’amicizia fra i popoli. La
nostra associazione ACIGEA, peraltro, organizza diversi viaggi
turistici e culturali nella nostra splendida Georgia, per tutte le
esigenze, anche per gli imprenditori italiani interessati ad investire o
a creare solidi rapporti commerciali.
DOMANDA. A quanto pare il prossimo anno ci saranno le
elezioni politiche. Dal 2008 Mosca e Tbilisi hanno interrotto le
relazioni diplomatiche dopo la guerra. Da allora il Cremlino ha
riconosciuto l’indipendenza dell’Ossezia del Sud e dell’Abhazia, due
repubbliche separatiste della Georgia. La monarchia è l’unica strada
per la riunificazione del Paese?
Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri. Abkazia e
Samachablo (che voi chiamate sud Ossezia) sono terre georgiane da sempre
e devono tornare alla madrepatria, punto, non vi sono altre verità.
Obbiettivo nostro, come di tutti i buoni patrioti, è il ritorno alla
grande Georgia nei suoi storici confini che corrispondono a quelli del
nostro Patriarcato. La differenza è su come raggiungere questo
obbiettivo comune. Io non credo che dando spazio ai lontani USA o
entrando nella NATO miglioreremo questa situazione, anzi, rischiamo un
consolidamento delle ostilità con la confinante Russia. Sono convinta
che solo una Georgia libera, autonoma, indipendente, con una forte
monarchia federale, una chiara identità cristiana ortodossa, possa
garantire la nostra unità nazionale, pace e di sviluppo. La Georgia deve
essere equidistante dalle due bellicose superpotenze, entrare nella
Unione Europea, tornare ad essere arbitro geopolitico della intera
regione cauacasica, collaborare con l’Armenia, mediare con la Turchia e
la Persia. Questo è il nostro naturale ruolo di potenza regionale. Alla
Georgia, quindi, serve una nuova classe dirigente di veri patrioti,
preparati e responsabili, in questo senso il gruppo dei giovani
accademici e universitari georgiani all’estero, guidato da Erekle
Shildeli, è una grande speranza per il nostro futuro. Ma io,
sinceramente, a prescindere dalle sue gentili domande, mi occupo di
cultura, turismo, arte, musica, moda ed enogastronomia che sono, questi
si, veri strumenti di dialogo, pace e collaborazione fra i popoli.
(AGENPARL) – Rome, June 25, 2019 – We interviewed Lali Panchulidze,
34, graduated in languages and literature, master’s degree in
pedagogy, international PR, descended from an ancient Georgian noble
Orthodox family, worked as a consultant in the lawyer’s law firm Renato
Maturo of Milan, is president of ACIGEA (international ecumenical
Christian cultural association Italy – Georgia – Eurasia) and delegate
of Real Casa Bagrationi Imereti of Georgia.
QUESTION. Ten years ago in 2009, Princess Anna, daughter of
Prince Nugzar, married Prince Bagrationi David of Mukhrani in the Sameba
Cathedral of Tbilisi. A marriage blessed by Ilia II who has desired the
restoration of the Monarchy. To feed a possible restoration, was the
modification of the official name of the State, changed from “Republic
of Georgia” into “Georgia”. It is a necessary step towards national
unity and democracy?
Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri. The history of
Georgia (Sakartvelo) and of the whole Caucasus coincide with that of
the Bagratid dynasty which, for thirteen centuries, ruled over several
principalities and kingdoms, defending Christian orthodoxy from all the
repeated Persian, Mongolian and Ottoman invasions. The rooted identity
and the strong character of my proud people are given by: language and
alphabet, religious faith, patriotic and cavalier spirit. This is why
our beloved wise Patriarch has proposed and continues to support the
return of the traditional monarchy, as a historical symbol of our
national unity. But being our homeland in a strategic position, in the
middle of Eurasia, we are unfortunately also a geopolitical battleground
for several foreign powers that do not want a strong and independent
Georgia, let alone an Orthodox Christian monarchy. This is why the
return of the monarchy has been hindered and slowed down several times,
but by no means blocked. The Bagrationis, regardless of who the future
King will be, will return to their ancient throne, at the service of our
people and our little great nation.
QUESTION. A few days ago in his country there was a violent
anti-Russian protest with 240 wounded that led to the resignation of the
President of Parliament. What do you think of this incandescent
situation where Russia has suspended flights to Georgia.
Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri. As I have
already said, on the skin of the Georgians they play more foreign powers
that think only of their military and economic interests. Neighboring
and also very distant states that influence, even economically, the
political choices of the parties and of many political exponents …
Georgians are a people of sincere patriots, even fiery, and often
descending to the streets to demonstrate hard. Of course they should be
careful not to be influenced by anyone, and to investigate, with more
serenity and realism, triggering causes, real motivations and subsequent
consequences of their actions. Russia is certainly the occupying
country of 20% of our territory, but the one that was taking place in
the parliament was an agreed international meeting of Orthodox
parliamentarians. We say that the organization was not the most
intelligent … We are anthropologically a people of warriors, that in
many centuries, has never bent its head and has always fought against
much stronger and numerous enemies, the struggle is in our DNA. The
announced closure of flights to Georgia I think is only a provocation,
because the Russians love Georgia, our culture and our cuisine, and
there are hundreds of thousands of tourists who come to us and we
welcome them with open arms, because politics must not ruin friendship
between peoples. Moreover, our ACIGEA association organizes various
tourist and cultural trips to our splendid Georgia, for all needs, even
for Italian entrepreneurs interested in investing or creating solid
business relationships.
QUESTION. There will apparently be political elections next
year. Since 2008, Moscow and Tbilisi have interrupted diplomatic
relations after the war. Since then the Kremlin has recognized the
independence of South Ossetia and Abhazia, two separatist republics of
Georgia. Is the monarchy the only way to reunify the country?
Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri. Abkhazia and
Samachablo (which you call South Ossetia) have always been Georgian
lands and must return to the motherland, period, there are no other
truths. Our goal, like all good patriots, is the return to the great
Georgia in its historical boundaries that correspond to those of our
Patriarchate. The difference is on how to achieve this common goal. I do
not believe that by giving space to distant USA or entering NATO we
will improve this situation, indeed, we risk a consolidation of
hostilities with neighboring Russia. I am convinced that only a free,
autonomous, independent Georgia with a strong federal monarchy, a clear
Orthodox Christian identity, can guarantee our national unity, peace and
development. Georgia must be equidistant from the two bellicose
superpowers, enter the European Union, return to being the geopolitical
arbiter of the entire Cauacas region, cooperate with Armenia, mediate
with Turkey and Persia. This is our natural role as a regional power.
Therefore, Georgia needs a new ruling class of true patriots, prepared
and responsible, in this sense the group of Georgian university and
university students abroad, led by Erekle Shildeli, is a great hope for
our future. But I, frankly, regardless of your kind questions, I deal
with culture, tourism, art, music, fashion and food and wine which are,
yes, real instruments of dialogue, peace and collaboration between
peoples.
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