martedì 16 aprile 2019

Dio, Patria e Bagrationi...

 


Il tribunale di Tiblisi ha deciso di annullare il processo in corso fra i principi Nugzar e David, sostenendo che le dispute "dinastiche, nobiliari e cavalleresche" non sono materie di interesse e tutela giuridica della repubblica di Georgia. Ma il processo mediatico ha avuto il merito di confermare due verità inequivocabili, una storica e una scientifica: i Mukhraneli non sono mai stati re di Georgia ma solo principi sovrani di una parte di essa, Nugzar Gruzinsky non è nemmeno un Bagrationi ma un figlio di secondo letto della vedova dell'ultimo principe reale. Il nostro Irakli Bagrationi Imereti è stato invece riconosciuto da tutti come erede della dinastia reale del regno di Imerezia. La parola quindi torna alla vera autorità morale e politica della Georgia, ovvero al vecchio Patriarca Ortodosso Ilia II (nella foto insieme al principe Irakli). 


"Siamo tutti nelle mani di Dio. Il futuro della cristianissima dinastia dei Bagrationi ed il possibile ritorno della Monarchia, lo decideranno la Chiesa Ortodossa, insieme al popolo georgiano" così ha dichiarato  la nostra Mandilosani Maya Bubashvili Aznauri, in questi giorni in Georgia, dove visiterà sia la Casa Reale che il Patriarcato. Al rientro in Italia vi sarà quindi una riunione esplicativa ed organizzativa, alla quale seguirà, a fine maggio, finalmente, una cerimonia ufficiale della delegazione, presso la Chiesa della Comunità Ortodossa Georgiana di Milano, guidata dal Reverendissimo Archimandrita Padre Kirioni Machaidze. "Noi siamo innanzitutto patrioti cristiani ortodossi, fedeli alla Tradizione ed alle nostre usanze caucasiche ed eurasiatiche, quindi seguiremo le indicazioni del nostro saggio e amato Patriarca" ha aggiunto la delegata Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri, impegnata anche con la Unione della Nobiltà Bizantina ed il dialogo ecumenico fra cristiani ortodossi orientali e cattolici occidentali.


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