sabato 29 settembre 2018

"Il Genocidio Armeno", un libro del Prof. Luigi Antonio Fino


SINOSSI DEL LIBRO - Mar Caspio, Mar Nero, Mar Mediterraneo, al cui centro pare essere emersa una terra dai confini indefiniti e migranti nel tempo, l’Armenia, culla di una cultura che ha attraversato millenni di storia. Nello scorrere del tempo l’Armenia è stata terra di conquista per realtà dominanti diversissime fra loro: Romani, Bizantini, Persiani, Mongoli, Russi, Turchi, ed infine venne il Metz Yeghern, “ il grande male”. La premessa del genocidio degli Armeni fu lo smembramento dell’Impero Ottomano, che tra il 1878 ed il 1919 perse l’85% del suo territorio ed il 75% della sua popolazione. Fu così che prima il Sultano Abdul Hamid II, poi il Governo dei Giovani Turchi ed infine Mustafà Kemal, “Ataturk” il Padre dei Turchi, cavalcarono la spinta nazionalista, invocando una pulizia etnica del sacro suolo turco. Gli armeni, un’elitè culturale ed economica, minoranza linguistica e religiosa, rappresentavano il capro espiatorio ideale. Le atrocità riportate in questo lavoro, ampiamente ed inequivocabilmente documentate, vogliono far riflettere l’opinione pubblica e la società civile, sulle nefandezze commesse su un popolo inerme, fieramente cristiano per aver abbracciato quella Fede prima di ogni altra etnia. Questo “Genocidio” ancor oggi viene per lo più sottaciuto, volendo farlo passare per eventi bellici che costarono la vita solo a trecentomila persone. Chi parla di “Genocidio” in Turchia rischia il carcere per il reato di offesa all’identità turca. Tutto ciò in una nazione che riveste un ruolo fondamentale nel complicatissimo scacchiere medio-orientale e che chiede oggi, nuovamente, di entrare nella Unione Europea. Quanto alle cifre dello sterminio gli storici sono concordi nello stimare un numero di vittime non inferiore ad un milione e cinquecentomila. A supporto della verità storica del genocidio è riportata la testimonianza di Henry Barby, che con il suo libro “Il martirio di un popolo” rappresenta per noi la descrizione più compiuta e dettagliata di questa triste pagina di storia del ventesimo secolo…., il secolo del Male…, secondo la definizione dello storico Alain Besançon.



LUIGI ANTONIO FINO - Nato a Bari il 19 maggio 1958, laureato in Medicina e Chirurgia. Specialista in Igiene e Medicina preventiva. Specialista in Medicina del Lavoro. Bioeticista. Dirigente medico nella Direzione ospedaliera dell’Ospedale “Di Venere” di Bari-Carbonara. Perito medico civile e penale per gli Uffici Giudiziari dei Tribunali di Bari, Trani, Brindisi e Lagonegro (PZ). Dal 2007 Docente a contratto presso l’Università degli Studi di Bari. Ha al suo attivo una sessantina di lavori scientifici su tematiche di Sanità Pubblica:inquinamento indoor, tossicità da fitofarmaci, protezionistica ambientale ed ospedaliera. Ha svolto attività di volontariato medico per emergenze umanitarie in Puglia ed all’estero,sotto l’egida della Caritas di Bari, dell’Alto Commissariato per i Rifugiati dell’ONU e come medico della ASL Bari. In particolare nei Balcani, durante le guerre interetniche degli anni Novanta, ha partecipato,all’evacuazione di feriti dagli Ospedali di Sarajevo verso i Paesi dell’Europa Occidentale. Sin dagli anni giovanili, esordio non ancora sedicenne, ha svolto attività pubblicistica interessandosi di storia locale pugliese, emergenze ambientali e tematiche di politica internazionale con particolare riferimento ai Balcani, all’Armenia ed al Tibet. Ha pubblicato saggi storici su testate italiane, inglesi, francesi, tedesche e turche.

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