Polycarpos
nuovo Arcivescovo Metropolita Ortodosso d’Italia e Malta
Articolo
di Carlo Traggia di Baio
Gli ortodossi in Italia
sono oltre due milioni di fedeli, suddivisi in varie confessioni e chiese. Vi
sono i Copti (egiziani ed etiopi), gli Armeni, gli assiri, i siriaci e gli
orientali che sono legittime chiese primitive, nestoriane e pre calcedoniane.
Poi vi sono gli Ortodossi, propriamente detti, delle chiese nazionali canoniche
sorelle: le quattro della Pentarchia (antichi Patriarcati di Costantinopoli,
Alessandria, Antiochia e Gerusalemme), i nuovi Patriarcati (Russia, Bulgaria,
Serbia, Georgia e Romania), le Autocefale e le Autonome. Ad esse vanno aggiunte
anche delle piccole sedicenti chiese dissidenti, denominate “resistenti, murate
e vetero calendariste”. Un mondo molto complesso e difficile da capire per un
cattolico occidentale, abituato alla unica autorità del Papa. A questi due
milioni di ortodossi (15% di cittadini italiani e 85% di stranieri) sta
cercando di dare visibilità, voce e rappresentanza istituzionale, la UNO
(Unione Ortodossa, o meglio, Unione delle Comunità Cristiane Ortodosse, Copte e
Orientali in Italia), promossa da Maya Bubashvili e Antonio Imperatore, insieme
ad una ventina di rappresentanti di tutte le diverse sfaccettature. La
principale autorità religiosa ortodossa è invece il titolare della Metropolia
Ortodossa di Italia e Malta (referente diretto del Patriarca Ecumenico di
Costantinopoli, Sua Santità Bartolomeo I, che detiene il primato storico e
simbolico su tutte le altre diverse chiese in comunione). Nuovo Arcivescovo
Metropolita, di fresca nomina, è Sua Eminenza Reverendissima Polycarpos
Stavropoulos, già Metropolita di Spagna e Portogallo e poi vicario del suo
predecessore il compianto Padre Gennadios Zervos. Sarà lui a occupare il trono
metropolitano, con storica sede a Venezia, con una solenne cerimonia che si
terrà, a breve, alla presenza delle massime autorità civili, militari e
religiose dello stato italiano ospitante. Il Patriarcato Ecumenico è presente
in tutte le regioni italiane, organizza le attività del suo clero e dei suoi
fedeli sul territorio, coordina e rappresenta tutte le comunità ortodosse delle
diverse nazionalità e lingue, dialoga con la Chiesa Cattolica e collabora con
le istituzioni pubbliche. Troviamo interessante sottolineare come il nuovo
Metropolita Ortodosso d’Italia, proveniente dal Regno di Spagna, sia uomo di
profonda cultura e umanità, molto legato alla storia ed alle tradizioni
costantinopolitane, tanto da essere membro onorario della Unione della Nobiltà
Bizantina (presieduta da SARI il Principe Don Giovanni Angelo Paleologo
Mastrogiovanni di Bisanzio, diretto discendente consanguineo collaterale di
Costantino XI Paleologo, ultimo imperatore sul trono dell’Impero Romano
d’Oriente), Cappellano d’Onore delle legittime Case Imperiali Cantacuzino (di
Bisanzio, Morea, Valacchia, Moldavia e Transilvania) e Leopardi (dinastia
Giustinianea Heacliana), e Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Imperiale
Militare della Corona Heracliana di Costantinopoli (titolo concessogli, il 21
maggio 2019, e consegntogli a Madrid dall’ambasciatore imperiale avvocato Conte
Marco Tabili de Ferya y Andrade). “Da fedele ortodosso e da principe bizantino
sono onorato e felice di avere come confratello il mio nuovo arcivescovo, ma lo
dico con devozione religiosa e rispetto gerarchico. Sono poi sinceramente emozionato,
da discendente del Serenissimo Doge Francesco Foscari, di accogliere Sua
Eminenza proprio a Venezia che è luogo simbolo della storia europea e
mediterranea, e dei profondi legami fra occidente e oriente costantinopolitano.
Lo interpeto come un preciso segno, ex oriente lux, i cristiani del decadente
occidente devono guardare con fede e speranza alla Santa Chiesa Ortodossa” ha
dichiarato SAI il Principe Ezra Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò
Leopardi.
Volontari
Nazionali della Santa Croce: cristiani uniti nella fede e nella solidarietà.
Articolo
di Carlo Traggia di Baio
Su iniziativa della
Confraternita della Santa Croce di Georgia (storica istituzione cavalleresca
templare, legata alla Real Casa Bagrationi del Grande Caucaso Cristiano ed alla
Chiesa Ortodossa Apostolica di Georgia), della associazione patriottica
“Volontari Nazionali” e del coordinamento internazionale dei “Giovanniti
Ortodossi” di tradizione russa (ovvero i legittimi discendenti dal Sovrano
Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme dello Zar Paolo I) è
nato, a Milano, il gruppo unitario dei Volontari Nazionali della Santa Croce
che si occupa di assistenza sociale, primo soccorso, protezione civile, guardia
ambientale, scoutismo e campi estivi giovanili. I Volontari Nazionali della
Santa Croce (già riconosciuti dallo Stato Italiano, dalla Unione Europea e
dalla Regione Lombardia), hanno una forte e chiara identità patriottica, ed un
sincero e concreto spirito cristiano ecumenico, collaborano con la Chiesa
Cattolica e con le Chiese Ortodosse canoniche, sono presenti praticamente in
tutta Italia, bene organizzati in Lombardia, Piemonte, Liguria e Sicilia, dove
hanno già operato in questi mesi di emergenza pandemica, nell’assicurare,
settimanalmente, pasti pronti, pacchi alimentari, generi di prima necessità,
disinfettanti e mascherine di sicurezza ad oltre trecento assistiti, soprattutto
anziani soli e famiglie numerose, sia italiane che straniere regolarmente
presenti in Italia. Per Natale, i VNSC di Milano e Torino hanno anche donato
complessivamente oltre 500 doni a bambini e donne di famiglie bisognose,
segnalate dalla Chiesa Ortodossa e da alcune associazioni cattoliche.
Ispiratrice e coordinatrice della iniziativa è l’attivissima contessa Lali
Panchulidze, coadiuvata dall’architetto Massimo Sottili, dall’avvocato Victor
Jerkunika e dal nobile comandante Paolo Omodei Zorini. Ai VNSC stanno aderendo
numerosi volontari da tutta Italia, molti di questi provenienti da precedenti
analoghe esperienze in altri gruppi, soprattutto nella Croce Rossa e
nell’Ordine di Malta (SMOM). Ai VNSC è giunto anche il sostegno della
associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea e della Casa
Imperiale Giustinianea Heracliana Tomassini Paternò Leopardi di Costantinopoli.
“La nostra è autentica solidarietà nei confronti del nostro prossimo, ovvero,
etimologicamente, di chi ci è più vicino, e lo facciamo da patrioti cristiani
fedeli alla tradizione ed al concetto di giustizia sociale.” ha dichiarato
Massimo Sottili, professionista e imprenditore nel settore della ristorazione,
coordinatore regionale dei Volontari in Lombardia. “Moderni interpreti della
cavalleria cristiana, difendiamo la nostra identità religiosa ed aiutiamo chi ha
veramente bisogno, sia italiani che fratelli stranieri che rispettano le nostre
leggi e consuetudini” gli fa eco Paolo Omodei Zorini, coordinatore regionale
del Piemonte, imprenditore ed esperto (pilota e istruttore) di volo (aerei,
elicotteri e droni). “Per la prima volta, in Italia, in una missione ed
organizzazione di volontariato, vengono ufficialmente e attivamente coinvolti
anche gli ortodossi” gioisce Maya Bubashvili, cittadina italiana di origine
georgiana e fede ortodossa, fra i promotori della Unione Ortodossa (UNO, Unione
della Comunità Cristiane Ortodosse, Copte e Orientali in Italia) che vuole dare
voce rappresentanza istituzionale agli oltre due milioni di ortodossi presenti
su tutto il territorio nazionale. Prossime iniziative saranno accordi con
aziende della produzione e distribuzione alimentare, la organizzazione di corsi
regionali di primo soccorso e protezione civile, e la raccolta di fondi con il
coinvolgimento di personaggi della moda e dello spettacolo.